Sono rimasta molto incuriosita da un post scritto da un Sindaco della Valdera (il Sindaco di Bientina, Dario Carmassi, molto più abile di me in termini informatici) che ho subito messo in correlazione al confronto tra Ocasio Cortez e Zuckemberg di cui si è molto parlato in questi giorni. E ho voluto verificare.
Sono rimasta davvero esterrefatta di fronte alla conclamata certezza che se trovo dei post sponsorizzati da Matteo Salvini e dalla Lega nella mia bacheca è semplicemente perché ho più di 13 anni e sono italiana.
Per farvi capire meglio. Ogni partito o personaggio politico o azienda o persona fisica può decidere di sponsorizzare A PAGAMENTO dei post su Facebook. Per farlo deve ovviamente individuare un “target” ovvero a quali persone destinarlo. In riferimento a queste decisioni, appare evidente che se decido di mandare questi messaggi a un piccolo gruppo di persone, pagherò una piccola quota per fare pubblicità a questo post. Se invece decido di inviarlo ad un numero più ampio di persone dovrò sostenere una spesa maggiore.
Ebbene andando a vedere, come mai il post della Lega e di Matteo Salvini era arrivato nella mia bacheca ho scoperto che il target deciso dal leader leghista era “tutti gli italiani dai 13 anni in su”.
Pensate l’immensità di risorse economiche che servono per sostenere questo mastodontico invio di messaggi a pagamento, pensate a chi il leader del Carroccio ha deciso di inviare i suoi spot di propaganda politica. Anche a ragazzi di 13 anni. Minorenni che, vista l’ età, spesso non hanno nozioni o capacità cognitive per interpretare criticamente certi messaggi.
E come ormai è acclarato, su Facebook, anche per ammissione dello stesso Zuckemberg (ideatore e fondatore del social), circolano notizie false. Pensate quanto male si può causare facendo arrivare fake news ad una marea di persone.
Serve una normativa seria per impedire certe nefandezze, di sicuro non si può tollerare che un messaggio politico, di qualunque colore sia, abbia come obbiettivo ragazzi dai 13 ai 18 anni. Per quanto mi riguarda non sono una fan di Facebook e tanto meno dei messaggi sponsorizzati. Come avrete avuto modo di appurare preferisco approfondire certi temi piuttosto che scrivere tre righe superficiali con il chiaro intento di indurre il lettore a commenti poco edificanti.
Purtroppo ho notato che molti personaggi politici agiscono in maniera diversa che, seppur legittima, non trovo condivisibile. Forse anche dai social dovremmo pretendere qualcosa di differente.