Verona è una città bellissima, la città dell’amore, quella che più di ogni altra dovrebbe riflettere i più poetici e ispirati versi che Shakespeare abbia mai scritto.
Per questo meraviglia vedere che, dopo la serie di aggressioni neofasciste che si sono susseguite nell’arco del 2020 e che sono tornate alla cronaca in questi giorni con le denunce di alcuni militanti di CasaPound, la bellissima Verona è nuovamente sotto i riflettori per un nuovo episodio di violenza avvenuto qualche giorno fa e subito, stavolta, da un giovanissimo ragazzo, Michele Dal Forno, intervenuto in soccorso di una ragazza aggredita brutalmente da due delinquenti.
Il suo atto di coraggio gli è costato non solo qualche insulto ma anche 60 punti di sutura, un frammento di naso reciso e una cicatrice che gli segnerà il volto per il resto della vita. Già perché Michele è stato sfregiato da un coltello brandito da uno di questi malviventi che mi auguro siano presto assicurati alla giustizia e scontino questi loro atti scellerati.
Grazie a questo atto che il giovane studente di 21 anni non vuole definire eroico, la sua coetanea è in salvo e sta bene.
Quelli feriti nell’orgoglio dovrebbero essere tutti i cittadini di Verona che, insieme agli amministratori della città, mi auguro possano prendere posizione contro certe violenze che non rispecchiano la meraviglia di una città unica nel suo genere.